Laboratorio tenuto a Peschiera del Garda da Serena Riglietti

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nel Sottotetto della Caserma di Artiglieria di Peschiera del Garda, Serena Riglietti, tra le maggiori illustratrici italiane, presenta il suo libro dedicato alla costituzione italiana realizzato su testi di Anna Sarfatti “La costituzione, raccontata ai bambini” ed. Mondadori. Durante l’incontro con i ragazzi delle scuole elementari di Peschiera del Garda, Serena spiega in suo processo lavorativo in generale e le motivazioni che l’hanno portata alla realizzazione dei disegni per il libro.
Riuscire ad illustrare attraverso delle immagini semplici e dirette concetti tanto complicati ma universali come quelli della Costituzione di una Nazione richiede sensibilità, intelligenza e tanta esperienza.
Nelle foto alcuni momenti del laboratorio tenuto da Serena Riglietti mentre insegna ai ragazzi alcuni “trucchi” per la realizzazione del volto di Harry Potter, uno dei tanti suoi personaggi più famosi.
Un evento organizzato da Lunosa Educational e dal Comune di Peschiera del Garda.

 

Serena Riglietti è nata a Pavia (Italia) nel 1969.

E’ una delle “matite” più importanti nel panorama del’illustrazione italiana ed internazionale. Anche se la sua fama al grande pubblico è arrivata con le illustrazioni di Harry Potter, in realtà la qualità del suo lavoro era ormai riconosciuta da anni. Oltre al suo lavoro di illustratrice è fortemente presente nella sua vita l’impegno sociale rivolto al mondo dei più piccoli, un impegno sempre rivolto a stimolare la costruzione di un pensiero attraverso la creatività artistica.

www.serenariglietti.it

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«Disegnare per me significa aver trovato il modo di dare un seguito piacevole ai giochi dell’infanzia.»

«Anche quelli erano piacevoli, ma nel seguito c’è un grado di consapevolezza che rende il piacere più grande, ma anche la sofferenza più vera. Se i giochi dell’infanzia servono per conoscere il mondo, proseguirli ‘da grandi’ significa conoscere la libertà di inventarne altre versioni.

Io disegno per raccontare con i segni, i simboli e le metafore, e li utilizzo come se fossero parole.»